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Nissan torna all'utile operativo ma prevede perdita annuale
Rimbalzo trimestrale, ma tariffe e chip frenano la ripresa
Il progressivo taglio dei costi e la robusta domanda in Nord America consente a Nissan di registrare un utile operativo nel secondo trimestre, il miglior risultato in un anno, ma il tragitto per un più solido risanamento dei conti è ancora lungo, avverte la casa auto. Tra luglio e settembre l'utile operativo si assesta a 51,5 miliardi di yen, equivalente a 290 milioni di euro, ben al di sopra delle attese degli analisti, che prevedevano una perdita media di 71 miliardi. A livello semestrale, tuttavia, il quadro resta critico: per il periodo aprile-settembre, Nissan incamera una rosso di quasi 222 miliardi di yen (1,25 miliardi di euro), in netto peggioramento rispetto all'utile di 19,2 miliardi dello stesso periodo del 2024. La perdita operativa semestrale è pari a 27,65 miliardi. Nonostante il rimbalzo del secondo trimestre, Nissan conferma la previsione di una perdita operativa annua di 275 miliardi di yen per l'esercizio in chiusura a marzo 2026, penalizzata ancora una volta da dazi statunitensi, e ulteriori rischi nella catena di approvvigionamento, in primo luogo la carenza di chip della Nexperia, società cinese ai ferri corti con il governo olandese. A partire dalla prossima settimana, infatti, la produzione del modello Suv Rogue sarà ridotta in Giappone per mancanza di componenti. Intanto il piano di ristrutturazione dell'azienda procede spedito: entro il 2026, gli stabilimenti globali passeranno da 17 a 10, con un taglio del 15% della forza lavoro, e a fine novembre cesserà anche la produzione congiunta con Mercedes-Benz nello stabilimento Compas in Messico. Propio oggi Nissan ha definito l'operazione di vendita della propria sede centrale di Yokohama, a sud della capitale, per 97 miliardi di yen (550 milioni di euro), pur mantenendo l'uso attraverso un contratto di locazione. "Restiamo in linea per raggiungere il break-even operativo, escludendo l'impatto dei dazi", ha dichiarato l'amministratore delegato Ivan Espinosa, sottolineando la solidità delle vendite nel mercato nordamericano. Come da consueto l'azienda non ha fornito una stima sull'utile netto annuo, pur mantenendo invariata la previsione di ricavi a 11.700 miliardi di yen, in calo del 7,4% su base annua.
A.Mykhailo--CPN